Perché questo blog?

Perché noi del Doge abbiamo deciso di creare questo blog?
Perché siamo convinti che il cibo, i frutti della natura e il modo nel quale vengono preparati, siano più che un semplice modo di alimentarsi. Sono un segno di cultura, identità e relazione del territorio. Certo, si mangia per gustare ma anche per tramandare tradizioni e inventarne di nuove, per dire chi siamo e da dove veniamo, per comunicare. Noi pensiamo che il cibo e la sua preparazione ci rimandino a un universo di significati e valori più profondo di ciò che vediamo in superficie. Come scriveva il pittore inglese John Everett Millais: “Anche la gastronomia è un’arte e la più completa di tutte, perché tocca tutti i sensi”. E’ il racconto della civiltà e delle comunità alle quali appartiene, una narrazione che si tramanda, che unisce e coinvolge. Qualcosa di legato alla terra, al lavoro contadino, alla manualità e all’ospitalità. Quindi come potremmo noi, che facciamo dell’ospitalità una vocazione, non parlarne approfonditamente?

Lavanda, pianta multiuso anche in cucina

Tra la metà e la fine di giugno in molte zone del nostro Paese e anche all’estero, in Spagna e ...

La cucina di casa Conrad

Dopo Ugo Tognazzi, Gianni Brera, Luigi Veronelli, Mario Soldati e Aldo Fabrizi, proviamo a vedere se la gastronomia ha interessato ...

Aldo Fabrizi, poeta della cucina romana

Oggi il simbolo pop della romanità buona e caciarona è probabilmente Carlo Verdone. Un tempo lo furono senz’altro gli attori ...

I caffè che non sono caffè

Circa due anni e mezzo fa scrivemmo del caffè, raccontandone la storia, le leggende e la commercializzazione. Si tratta della ...

Mario Soldati, primo enogastronomo della tv

Nelle scorse settimane abbiamo tracciato i profili di diversi personaggi che, pur facendo altro nella vita, sono in qualche modo ...

Ci siamo bevuti un insetto e non lo sapevamo!

In tutta Europa, e soprattutto in Italia, siamo nel pieno di una discussione, vivace e appassionata, sui “nuovi cibi” che ...