Negli ultimi anni, il miele di Manuka ha conquistato una fama mondiale grazie alle sue straordinarie proprietà benefiche e al sapore unico e anche in Italia inizia a essere sempre più richiesto. Tradizionalmente associato alla Nuova Zelanda e, in misura minore, all’Australia, oggi questo miele pregiato viene prodotto anche in India, dove sta attirando l’interesse di gourmet, nutrizionisti e appassionati di prodotti naturali. Ma cosa distingue il miele di Manuka indiano? E perché sta diventando sempre più richiesto anche nelle cucine italiane?

Cos’è il miele di Manuka?

Il miele di Manuka è un tipo di miele monofloreale ottenuto dal nettare dei fiori della pianta Leptospermum scoparium, comunemente nota come “Manuka“. Questa pianta è originaria della Nuova Zelanda, ma in alcune regioni dell’India del Nord e Nord-Est, in particolare nello stato dell’Himachal Pradesh e nelle colline del Meghalaya, sono state introdotte coltivazioni di varietà affini, adattate all’ecosistema himalayano. Il risultato è un miele che mantiene gran parte delle caratteristiche tipiche del Manuka neozelandese, con sfumature aromatiche leggermente diverse, dovute al terroir e alla biodiversità locale.

Il miele di Manuka prodotto in India: origine e qualità

Il miele di Manuka indiano è il frutto di un’attività apistica in crescita, sostenuta da cooperative rurali e startup locali che promuovono un’apicoltura sostenibile. Le api raccolgono il nettare dai fiori del Leptospermum, che crescono in aree incontaminate, lontane da fonti d’inquinamento e agricoltura intensiva. Anche in India, la qualità del miele di Manuka viene valutata attraverso indicatori come il MGO (metilgliossale), composto naturale responsabile delle sue proprietà antibatteriche. I produttori seri effettuano test di laboratorio per certificare la concentrazione di MGO, garantendo trasparenza e autenticità.

Differenze rispetto al miele di Manuka neozelandese

Sebbene entrambi i mieli provengano dalla stessa specie botanica (o da varietà molto simili), il miele di Manuka dall’India presenta un profilo aromatico più floreale e meno resinoso, con una dolcezza più marcata. Anche il colore può variare: spesso è ambra chiaro con riflessi dorati, mentre quello neozelandese tende a essere più scuro. In generale, questo nettare particolare è apprezzato non solo per il gusto ma soprattutto per le sue proprietà terapeutiche, molte delle quali sono confermate da studi scientifici. Il miele di Manuka indiano, se correttamente certificato, offre benefici simili a quelli dei prodotti neozelandesi. Vediamo quali sono:

  • grazie all’alto contenuto di MGO, il miele di Manuka combatte efficacemente batteri patogeni, rendendolo utile per lenire infezioni della gola e ferite superficiali.
  • Contribuisce a ridurre l’infiammazione interna, migliorando le condizioni di stomaco e intestino.
  • Usato regolarmente, può aiutare a rafforzare le difese naturali dell’organismo.
  • È sempre più utilizzato in cosmetica naturale per trattare acne, eczema e irritazioni cutanee.

È importante sottolineare che i benefici si ottengono solo da miele di Manuka puro e non pastorizzato, con adeguate certificazioni analitiche.

Come usare il miele di Manuka in cucina

Oltre ai benefici salutistici, il miele di Manuka dell’India può essere utilizzato con grande soddisfazione anche in cucina. Il suo sapore intenso, con note balsamiche, floreali e talvolta speziate, lo rende un ingrediente sorprendente in molte preparazioni:

  1. Colazioni funzionali: un cucchiaino di miele di Manuka su yogurt greco, porridge o pane integrale con burro di mandorle fornisce energia e protezione immunitaria per iniziare la giornata con slancio.
  2. Insalate gourmet: usato per preparare una vinaigrette insieme a olio extravergine d’oliva, senape, aceto di mele e succo di limone, aggiunge un tocco aromatico intrigante.
  3. Formaggi e miele: abbinato a formaggi stagionati come pecorino, parmigiano o un blu erborinato, il miele di Manuka crea un equilibrio perfetto tra dolcezza e sapidità.
  4. Piatti asiatici e fusion: nella cucina indiana e asiatica, viene talvolta aggiunto a marinature per pollo tandoori, gamberi saltati o tofu speziato, conferendo rotondità e una nota esotica.
  5. Infusi e tisane: aggiunto a the verde, tisane digestive o infusi allo zenzero, migliora il sapore e apporta benefici antiossidanti.

Dove acquistare il miele di Manuka dall’India

In Italia, il miele di Manuka indiano è ancora un prodotto di nicchia, ma sempre più e-commerce specializzati in prodotti naturali e ayurvedici lo offrono, spesso a un prezzo più accessibile rispetto a quello neozelandese. Quando si sceglie un miele di Manuka indiano, è fondamentale verificare se ha una provenienza certificata; il livello di MGO dichiarato; l’assenza di additivi o trattamenti termici; il confezionamento in barattoli scuri per preservare le proprietà.

Una scelta sostenibile e consapevole

Oltre al piacere del gusto e ai benefici per la salute, scegliere il miele di Manuka dall’India significa anche sostenere piccoli produttori locali, spesso riuniti in cooperative, che lavorano nel rispetto dell’ambiente e delle tradizioni apistiche. In questo senso, il miele di Manuka indiano s’inserisce perfettamente nella filosofia del consumo consapevole, che valorizza la qualità, la tracciabilità e il rispetto del territorio.

L’immagine di copertina è stata creata da un programma di intelligenza artificiale.