Perché questo blog?

Perché noi del Doge abbiamo deciso di creare questo blog?
Perché siamo convinti che il cibo, i frutti della natura e il modo nel quale vengono preparati, siano più che un semplice modo di alimentarsi. Sono un segno di cultura, identità e relazione del territorio. Certo, si mangia per gustare ma anche per tramandare tradizioni e inventarne di nuove, per dire chi siamo e da dove veniamo, per comunicare. Noi pensiamo che il cibo e la sua preparazione ci rimandino a un universo di significati e valori più profondo di ciò che vediamo in superficie. Come scriveva il pittore inglese John Everett Millais: “Anche la gastronomia è un’arte e la più completa di tutte, perché tocca tutti i sensi”. E’ il racconto della civiltà e delle comunità alle quali appartiene, una narrazione che si tramanda, che unisce e coinvolge. Qualcosa di legato alla terra, al lavoro contadino, alla manualità e all’ospitalità. Quindi come potremmo noi, che facciamo dell’ospitalità una vocazione, non parlarne approfonditamente?

Vincenzo Buonassisi, talento poliedrico della gastronomia

Vincenzo Buonassisi, nato all’Aquila il 7 gennaio 1918 e morto a Milano il 25 gennaio 2004 è stato un talento ...

Il Raperonzolo (la verdura, non la principessa…)

“In Italia si trovano molte erbe e radici, le quali sono buone a mangiare e si usano sia cotte sia ...

Lucullo, generale e gastronomo

Lucio Licinio Lucullo, noto semplicemente come Lucullo, è stato uno dei generali e politici romani più influenti del I secolo ...

La pasta in bianco è davvero così leggera?

La pasta: ripiena, all’uovo o di semola, è uno dei piatti più amati e iconici della cucina italiana ma spesso ...

Nino Bergese, “cuoco dei re e re dei cuochi”

Quello di Nino Bergese è un nome che non dirà molto a tanti appassionati di cucina ma se citiamo un ...

Italia, capitale mondiale dell’enogastronomia

Chi segue questo blog da un po’ di tempo, sa bene come noi consideriamo il nostro Paese un caposaldo dell’enogastronomia ...