Serena con la maglia della nazionale. Foto di Zorro2212 da commons.wikimedia.org. In copertina, carote e ravanelli homemade.

Ho parlato per la prima volta con Serena Ortolani nell’ottobre 2021. L’occasione fu un’intervista per la rivista Rimini In Magazine con la quale avevo appena incominciato a collaborare. Chiacchierammo, ovviamente, di volley. Per chi non la conoscesse, Serena è una delle grandi icone del volley italiano. Per darvi un’idea: con la nazionale ha vinto Coppa del Mondo, due Europei, e l’argento ai Mondiali di Giappone 2018. Con i club quattro Scudetti, due coppe Italia e tre Champions League. Nella Champions del 2009 è stata premiata come migliore atleta della manifestazione. Per rendere più chiaro il concetto: è come fosse stata premiata con il pallone d’oro del calcio. Oggi gioca in serie A2 nell’Omag San Giovanni Marignano e vive a Misano Adriatico con la figlia Giada e il marito Davide Mazzanti (ex ct della nazionale femminile di pallavolo).

Serena Ortolani, volley e…

Una famiglia tutta palestra e volley? No, perché proprio durante quella prima intervista scoprii il grande amore che Serena ha per la natura, l’orto, gli animali e il fai da te in cucina. Le dissi che per lo spirito pratico mi ricordava le nostre mitiche “azdore” di un tempo e lei mi rispose: “Ma sai che tiro la spoglia e faccio i tagliolini e le tagliatelle?”. Del resto è nata a Reda, un piccolo paese nel ravennate e pare che i “geni” della vera azdora romagnola li abbia proprio tutti.

L’ortoland… della Ortolani

Serena, attorno a casa hai un orto ricchissimo che coltivi da sola. Cosa hai piantato e quali

criteri segui per “tirare su” le tue verdure? Segui la stagionalità? Chimica o bio? “Niente chimica. Voglio mangiare solo cibi sani e poi mi piace l’idea di produrre quello che mangio. Per me curare l’orto è una cosa rilassante. Quando sono lì, mi sento fuori dal mondo e caccio via lo stress della vita di tutti i giorni: è la mia gioia. Ci passo molto tempo e l’ho anche costruito rialzato perché io sono molto alta e non vorrei “distruggermi” la schiena. Su come portarlo avanti, mi sono informata prima su internet ma quel che conta di più è l’esperienza “sul campo”. Non compro piantine ma semi e poi, con amore, cerco di far crescere il frutto. Vedendo la passione che ci metto, Davide, mio marito, mi ha regalato un’insegna in legno da mettere all’entrata dell’orto: c’è scritto Ortoland”.

Rimedi naturali contro animali infestanti

Hai piantato qualcosa in questa stagione? “A inizio autunno ho piantato cavoli, cavolfiori e cavoletti.

Serena con i pomodori di Ortoland.

Adesso sto combattendo contro le lumache che se ne vogliono cibare. Anche la lotta agli animali infestanti la porto avanti senza l’uso della chimica. Per le lumache metto un bicchierino di birra coperto sul terreno. Loro la bevono e poi muoiono. A me dispiace ma… o io o loro. Contro le lumache va bene anche mettere della cenere attorno alle piante. Rende il terreno asciutto e loro non ci passano sopra. Per altri infestanti tipo la cavolaia, metto delle retine attorno alle piante. Contro altri animali non si può fare molto. La verza, ad esempio, è stata rovinata da una faina che è riuscita a entrare nell’orto”.

La frutta e le marmellate di Serena

Hai anche alberi da frutto? Sì, pochi: pesche, pere, albicocche, prugne, mele e giuggiole. Anche in questo caso, niente chimica per farli crescere. Tra l’altro, ci siamo accorti che il recinto di casa è costituito da siepi di more. Non devo fare niente: mi basta solo coglierle. Ci ho preparato anche delle marmellate. E, dagli orti dei miei genitori, ho ricavato fichi e pesche in quantità per altre marmellate. Ne ho preparati diversi barattoli. Anche di mele e pere con cannella. Buonissime”.

La passione per la natura

Da dove arriva questa passione per la campagna? “Sono cresciuta tra terra, verde e buon cibo. La mia famiglia ha dei terreni e pratica l’agricoltura biologica da sempre. Non ho dato molta importanza a tutto questo quando sono partita da Ravenna per andare a giocare a pallavolo in giro per l’Italia ma quando sono arrivate Gaia e questa casa nel verde mi sono riavvicinata alle mie radici e adesso ci sono dentro fino al collo. A me sembra che noi umani “siamo” natura e abbiamo bisogno di natura. E’ il nostro posto sulla Terra. Quando sono in mezzo al verde, mi sento in equilibrio”.

Serena e il miele

Apicultrice con miele e affumicatore nelle mani.

Ho visto delle foto di te imbacuccata in una tuta da apicoltore. Significa che hai anche un alveare. Ti dà del miele? Provvedi tu alla smielatura? “Certo. Questa passione per le api è iniziata durante la quarantena Covid. Leggevo e ascoltavo in tv che le api erano sempre di meno e che sono necessarie per la vita sulla Terra. Allora mi sono messa a studiare su Youtube e ho imparato tantissimo. Poi ho frequentato un corso a Valle Foglia, vicino a Urbino, mettendo in pratica quello che avevo imparato in teoria. Nella primavera dell’anno scorso ho comprato due famiglie. Purtroppo una mi è morta ma con l’altra ho già fatto una smielatura nel 2022 e due quest’anno. In realtà, sto ancora imparando, passo dopo passo. L’alveare l’ho sistemato nella parte di giardino più lontana da casa e vicino gli ho fatto crescere un prato fiorito dal quale le api possono prendere il nettare”.

Serena in cucina

Passiamo alla cucina. Sappiamo che tiri la spoglia e fai tagliolini e tagliatelle. Come te la cavi con la pasta ripiena? “Direi bene, dai. Da brava romagnola sono cresciuta con i cappelletti e le

E’ il momento di impastare.

ricette di mamma e nonna. Mi piace farli, mi dà soddisfazione. Ci provo anche con i piatti di portata e i dolci. Diciamo che mi piace cucinare: mi butto e ci provo”.

Qual è il piatto che ti piace di più preparare? E quello che ti piace di più mangiare? Mi piace preparare le lasagne. Sono laboriose da cucinare ma poi ne vale la pena. Per quel che riguarda il piatto che mi piace di più mangiare, senz’altro I cappelletti di mia mamma. Sono anche i preferiti di Gaia”.

Hai una tua specialità? Cioè qualcosa che prepari a modo tuo o con qualche piccola variazione rispetto alla tradizione. “Il risotto. Mi piace tantissimo cuocere i risotti e modificarli aggiungendo ingredienti particolari. A proposito di variazioni, stasera verranno a cena le mie compagne di squadra dell’Omag. Io preparerò la base per i crescioni e poi li farò tirare e farcire a piacimento a loro. Vediamo come se la cavano”.