“Ah sì… Vabbeh! Tu scrivi sempre di cucina popolare, tradizioni, importanza delle radici, cultura contadina ma, dì la verità: preferiresti vivere in campagna o in città?”. La domanda mi è stata posta diverse volte da quando curo questo blog sul cibo e, dico la verità, mi lascia sempre un po’ sorpreso e perplesso. Le mie radici sono contadine (lo erano i miei bisnonni da parte di padre e anche di madre) ma sono una persona che, tolta dal contesto cittadino nel quale vive, difficilmente se la saprebbe cavare. Curo le piante e i fiori del mio appartamento e del giardino; ho piantato pure del rosmarino e sta crescendo bene ma… più in là di lì temo non saprei andare.

Campagna vs città

Foto di Roland Dumke da pexels.com. In copertina, foto tratta da pixabay.com.

La vita di campagna è impegnativa se si vuole curare davvero bene un orto; se si ha qualche animale da cortile da accudire; se si vuole preparare il pane in casa, cotto in un forno come si deve… insomma, non è detto che sia semplice e “bucolica” come in molti la descrivono. Eppure, sempre più persone tendono ad allontanarsi dalla città per vivere circondati dal verde. Questo perché ci sono, accanto agli impegni, dei vantaggi molto evidenti. Allora oggi facciamo un gioco: proviamo a elencare quali sono le cose buone e quelle problematiche del vivere in campagna e in città e, alla fine, ognuno di noi, cari lettori, potrà trarre le sue conclusioni e vedere dove gli è più gradito vivere.

Vivere in campagna, i vantaggi

Vediamo quali sono i principali vantaggi del vivere in campagna. Innanzitutto, la tranquillità: la

oto di Valery Anatolievich da pexels.com.

campagna offre un ambiente silenzioso, lontano dal rumore e dalla frenesia della città. Anche l’aria è generalmente più pulita e priva d’inquinamento, il che può contribuire a una migliore salute respiratoria. Ad esempio, una ricerca scientifica internazionale dell’Università di Harvard afferma, senza ombra di dubbio, che la mortalità per tumore o per malattie respiratorie, fra le donne che vivono in campagna, è più bassa del 13% e del 34% rispetto alle donne che vivono in città. Dobbiamo poi metterci gli spazi aperti. Questi e la natura circostante sono ideali per chi ama trascorrere del tempo all’aperto, fare attività fisica e godere di paesaggi suggestivi. Una cosa che chi vive in città ricerca spesso nei week-end. Anche il fatto di vivere in una comunità ristretta fa sì che le persone tendano a essere più vicine e interconnesse, facilitando la creazione di legami sociali solidi. Infine, in molti casi, il costo della vita è più basso, compresi i prezzi delle abitazioni e delle merci di consumo.

Vivere in campagna, gli svantaggi

Foto di Tom Fisk da pexels.com.

Come detto, ci sono anche degli svantaggi nel vivere lontano dalla città, a cominciare dai servizi: l’accesso a ospedali, scuole prestigiose e negozi di alta qualità può essere limitato. E’ vero che grazie al wi-fi oggi possiamo tranquillamente lavorare in smart working dove vogliamo, anche in una piccola “casa nella prateria” ma è certo che se si desidera una carriera altamente specializzata le opportunità di lavoro possono essere molto più scarse. E, ovviamente, c’è poca vita notturna e cultura. La campagna non offre la stessa varietà di attività culturali, ristoranti e “night life” che si può trovare in città. I trasporti pubblici spesso sono meno sviluppati, rendendo necessario possedere un’auto per spostarsi agevolmente.

Vivere in città, i vantaggi

Ora vediamo cosa c’è di buono nel vivere in città. Partiamo dalle opportunità di lavoro: le città offrono una vasta gamma di opportunità di lavoro in vari settori con accesso ad aziende, istituzioni e reti professionali. I servizi sono avanzati (sempre che funzionino a dovere): strutture mediche, istruzione di alta qualità, servizi d’intrattenimento e negozi di certo non mancano. Le città sono centri culturali offrendo musei, teatri, concerti, ristoranti tipici o etnici e tanto altro. I trasporti pubblici sono presenti. Anche se dobbiamo dire che in Italia spesso non sono puntuali.

Vivere in città, gli svantaggi

Le città spesso presentano un costo della vita più alto, con affitti e prezzi delle abitazioni maggiori, oltre

Foto di Francesco Ungaro da Pexels.com.

a costi più elevati per beni e servizi. Sono soggette a inquinamento atmosferico, acustico e ambientale, con acclarati impatti sulla salute. L’affollamento può portare a congestione del traffico e tempi di spostamento più lunghi. Ci sono persone che, vivendo in campagna, arrivano prima sul posto di lavoro in città rispetto a chi in città ci vive perché non trovano traffico lungo la strada. Lo stile di vita frenetico delle città può causare livelli più elevati di stress e ansia per alcune persone.

Concludendo?

In definitiva, la scelta tra vivere in campagna o in città dipende dalle preferenze personali, dalle necessità individuali e dalle priorità. Entrambe le opzioni hanno i loro vantaggi e svantaggi, e la decisione migliore dipenderà da ciò che è più importante per ognuno di noi in termini di stile di vita, ambiente circostante e opportunità disponibili.